Salvezza Cristica – Fede VS Verità

È la sola fede, in quanto sentimento,  in Yeshua, in quanto  personalità storica Sapiente e reale, che ci salvifica e ci libera dall’ignoranza, che ci induce al peccato e ci porta alla sofferenza?
O è la conoscenza dei precetti di Yeshua, e quindi della Verità che egli rappresenta, e del suo messaggio, che ci liberà dall’Ignoranza che genera il peccato – che ci porta ad una caduta di coscienza e quindi alla sofferenza? Avere solo fede di cuore, e nella persona storica, non ci rende automaticamente liberi dall’ignoranza – peccato – caduta di coscienza – e la Sofferenza che ne consegue, ma è nella consapevolezza della conoscenza della Verità della  dottrina, soprattutto scientifico Spirituale, che Yeshua predicava, che può rendere liberi dal peccato, legato all’ignoranza, quando applicata su noi stessi in rettitudine comportamentale.  La “Via” che Cristo rappresenta è quella della Rettitudine: mentale,  emozionale – Sensuale corporale e sopratutto sessuale, ma la “Via” della Rettitudine viene appresa tramita la “Verità” che egli predicava e che rappresenta. È risalendo a se stessi, ed è quindi conoscendo se stessi, che si scopre la Verità, che Yeshua rappresenta, che ci possiamo liberare dalla matrix dell’ignoranza che ci porta a peccare e quindi a soffrire le pene infernali, dovute appunto alla nostra ignoranza di chi o cosa siamo.

La fede (in Yeshua/Dio Budda/Nirvana Maometto/Allah ecc.) è un sentimento d’amore verso ciò che un maestro Spirituale rappresenta Spiritualmente; il che, ci fà aspirare alla liberazione dal male (dentro e fuori di noi), ma da sola la Fede, senza la conoscenza della Verità che ci libera dall’ignoranza (Spirituale) che ci induce al peccato, non ci libera dal male che dal peccato (errore comportamentale) deriva, ed abbassa in nostro livello di coscienza. (Coscienza Onnipresente di cui siamo in essenza costituiti, con la quale aspiriamo a ritornare Uno)

– Coscienza Onnipresente = Dio/Dia – Allah – Nirvana etc. –

«Senza la verità, la fede è solo una bella fiaba»


“La fede, senza verità, non salva, non rende sicuri i nostri passi. Resta una bella fiaba, la proiezione dei nostri desideri di felicità, qualcosa che ci accontenta solo nella misura in cui vogliamo illuderci. Oppure si riduce a un bel sentimento, che consola e riscalda, ma resta soggetto al mutarsi del nostro animo, alla variabilità dei tempi, incapace di sorreggere un cammino costante nella vita. Se la fede fosse così, il re Acaz avrebbe ragione a non giocare la sua vita e la sicurezza del suo regno su di un’emozione”.


«Richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo»,